mercoledì 3 settembre 2014

Post-it — Donne che mangiano troppo


Ciò che aveva indotto Anna a rivolgersi a me per una terapia erano stati i problemi legati all’alimentazione.
«Allora, che cosa c’è che non va?» avevo esordito durante il primo colloquio con la paziente.
«Veramente niente» disse «effettivamente ho tutto quello che si potrebbe desiderare: un marito simpatico, un lavoro che mi piace, molti amici e conoscenti. In realtà potrei essere felice, se non avessi problemi con il mangiare!» E comincia a raccontare degli attacchi di fame smodata che la assalgono ogni due giorni; generalmente iniziano nel pomeriggio o verso sera e si protraggono fin dopo la cena. «Poi, quando ho sbrigato le faccende e mio marito sta guardando la televisione o sta facendo altre cose, vado in bagno e vomito tutto. Allora mi sento sollevata, ma anche in colpa».

In questo saggio la psicoterapeuta Renate Göckel descrive e analizza i disagi di Anna K. — affetta da bulimia, che cerca di colmare i vuoti affettivi e le paure con il cibo, innescando un circolo vizioso tra abbuffate e vomito — e come l’aver individuato il problema inconscio l’abbia potuta liberare dalla sindrome di dipendenza.

Per approfondimenti:
R. Göckel — Donne che mangiano troppo — Feltrinelli Editore, 1992

Visita anche il sito: www.lascuoladiancel.it

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