lunedì 4 marzo 2013

Post-it — Il Marinaio goloso


Una storia e una leggenda

Anche se nelle storie di navigazione gli accenni al cibo di bordo sono molto scarsi, due esempi ci permettono di avere qualche chiarimento. Nel racconto di Antonio Pigafetta, che scrisse il diario del viaggio di Magellano intorno al mondo (1519-22), il vicentino riferisce che, finite le scorte di cibo, l’equipaggio sopravvisse mangiando il cuoio e le corde di bordo.
Decisamente meno drammatico è, invece, il racconto leggendario sull’origine della famosa farinata genovese. Sembra che nel 1284, durante la battaglia navale della Meloria in cui i genovesi distrussero la flotta pisana, la confusione e lo squasso nelle stive fosse tale che l’acqua si mescolò alla farina di ceci formando un unico impasto. Una volta assaggiato, divenne un tipico piatto marinaresco.

Un viaggio curioso e affascinante che racconta la dura vita di bordo, tra le fatiche e i pericoli propri del mestiere, la misera alimentazione e la mancanza di igiene, situazione che si protrasse fino al XIX secolo quando ci fu l’invenzione dei frigoriferi. Il tutto accompagnato dal profumo di una serie di ricette per imparare a gustare la vita in mare.

Per approfondimenti:
Massimo Caimmi —  Il marinaio goloso —  Magenes, 2012