lunedì 1 ottobre 2012

Post-it – La civiltà della forchetta



L’economia e l’antropologia dell’alimentazione risentono anche direttamente dei grandi avvenimenti politici, dei mutamenti dell’assetto territoriale dei regni, delle grandi scoperte, degli esiti delle guerre, delle fortune e delle sconfitte degli Stati e anche degli accordi mercantili che una vera e propria classe sociale, quella dei mercanti internazionali, riusciva a stipulare nonostante le frequenti guerre e le differenze religiose che, soprattutto in età moderna, dividevano l’Europa.
I mercanti infatti non scambiavano solo merci e denaro, ma anche idee e soprattutto mode, usi e costumi, compresi i modi di cucinare; essi abitavano per anni lontano dal loro paese, portavano con sé servi e cuochi, ma quando tornavano a casa anche i servi e i cuochi avevano appreso molte cose e qualcuno di essi si fermava nella città ospite a esercitare la sua arte.



Attraverso un lungo viaggio, dal Medioevo al Settecento, lo storico Giovanni Rebora racconta di una civiltà alimentare in continua evoluzione, tra scoperte gastronomiche e i nuovi modi di stare a tavola.

Per approfondimenti:
G. Rebora – La civiltà della forchetta – Laterza, 2006

Articolo scritto per la Scuola di Ancel, visita anche il sito: www.lascuoladiancel.it






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