martedì 9 ottobre 2012

Post-it – A tavola con Omero

L’essere umano si ritiene superiore agli altri esseri viventi, anche perché ha imparato a cucinare e a godere dei piaceri della tavola. Cucinare e ridere, si può dire, sono le due azioni che distinguono l’uomo dagli animali.
Ma quando l’uomo ha riso per la prima volta? E quale è la cucina più antica del mondo?”
Le antiche ricette di cui siamo a conoscenza sono quelle di Apicio (De re coquinaria), redatte nel IV secolo d.C., che ci svelano i segreti della cucina romana. Ma anche i Greci, e soprattutto gli abitanti della Magna Grecia, avevano elaborato una cultura gastronomica; e ci hanno pure tramandato informazioni sul modo di cucinare. Si ha infatti la notizia di un certo Mithekos, un cuoco siracusano vissuto circa 400 anni prima di Cristo; ma il pezzo forte, o meglio il piatto forte, ce lo offre Ateneo di Naucrauti con la sua raccolta I sapienti a banchetto (I Deipnosofisti).

Prezioso libretto ricco di curiosità, ricette e aneddoti delle antiche tradizioni culinarie greche e romane, alla scoperta di piatti che non conosciamo o che ci sono già famigliari ma che imbandivano le tavole di mille e mille anni fa.

Per approfondimenti:
L. Del Corno — A tavola con Omero — Rizzoli, 2007

Articolo scritto per la Scuola di Ancel: visita il sito www.lascuoladiancel.it

lunedì 1 ottobre 2012

Post-it – La civiltà della forchetta



L’economia e l’antropologia dell’alimentazione risentono anche direttamente dei grandi avvenimenti politici, dei mutamenti dell’assetto territoriale dei regni, delle grandi scoperte, degli esiti delle guerre, delle fortune e delle sconfitte degli Stati e anche degli accordi mercantili che una vera e propria classe sociale, quella dei mercanti internazionali, riusciva a stipulare nonostante le frequenti guerre e le differenze religiose che, soprattutto in età moderna, dividevano l’Europa.
I mercanti infatti non scambiavano solo merci e denaro, ma anche idee e soprattutto mode, usi e costumi, compresi i modi di cucinare; essi abitavano per anni lontano dal loro paese, portavano con sé servi e cuochi, ma quando tornavano a casa anche i servi e i cuochi avevano appreso molte cose e qualcuno di essi si fermava nella città ospite a esercitare la sua arte.



Attraverso un lungo viaggio, dal Medioevo al Settecento, lo storico Giovanni Rebora racconta di una civiltà alimentare in continua evoluzione, tra scoperte gastronomiche e i nuovi modi di stare a tavola.

Per approfondimenti:
G. Rebora – La civiltà della forchetta – Laterza, 2006

Articolo scritto per la Scuola di Ancel, visita anche il sito: www.lascuoladiancel.it